Da pochi giorni è circolata una nuova direttiva del Viminale riguardo la sicurezza delle manifestazioni pubbliche in sostituzione delle “Linee guida” allegate alla circolare del 28 luglio 2017. L’obiettivo dichiarato è di riuscire a conciliare la tutela dell’incolumità dei cittadini agli eventi con la riproposta di manifestazioni tradizionali con una lunga storia alle spalle svolte presso monumenti, piazze storiche, e altri ambienti che risalgono a prima dell’introduzione delle moderne concezioni della sicurezza e che non possono essere modificati per risultare congrui. Uno scenario familiare alla nostra Umbria, terra ricca di sagre e rievocazioni medievali, si pensi alla Quintana di Foligno, la tombola di ferragosto in Piazza del Mercato a Spoleto, alla sfilata a tema medievale di Perugia 1416 o anche solo al Cantamaggio a Terni.
La base normativa, oltre al regio decreto 773/1931, è costituita da due decreti ministeriali del 1996, quello su “Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, costruzione ed esercizio dei locali di intrattenimento e di pubblico spettacolo” e quello su “Norme di sicurezza per la costruzione e l’esercizio degli impianti sportivi”.
Su tali basi si definiscono:
- accesso, viabilità e posizionamento dei veicoli di pronto soccorso;
- i percorsi di accesso delle persone all’area, avendo cura di non far sovrapporre quello di accesso con quello di deflusso, sempre con caratteristiche idonee all’utilizzo;
- La capienza della location usata, più precisamente ci si assicura che la densità dei presenti non superi le due persone per metro quadro, garantendo che ci siano almeno tre moduli di deflusso con una capacità di minimo 250 persone ciascuno in uscita e posti a congrua distanza l’uno dall’altro. La larghezza minima di ciascuno dovrà essere di almeno 2,4 metri. Fondamentale che ci sia un sistema, anche negli eventi ad accesso gratuito, che tenga conto di quante persone entrano, così da poter rendersi conto tempestivamente se si stiano per superare i limiti imposti.
- Settori, qualora la manifestazione conti più di 10.000 partecipanti è obbligatorio suddividere l’area in settori con uno spazio fra loro a fare da cuscinetto per permettere il passaggio, lo stazionamento e l’operatività di mezzi d’emergenza e operatori di pronto soccorso;
- Garantire una protezione antincendio a mezzo di estintori e idranti o mancando quest’ultimi, almeno un automezzo antincendio;
- Piano di emergenza, da redarre a carico dell’organizzatore, operazione delicata in cui siamo pronti a supportarvi, che definisca le procedure, gli strumenti, le disposizioni, non ultime le misure a supporto dei diversamente abili. Servirà anche un impianto audio con cui avvertire i visitatori di eventuali emergenze e impartire ordini su come collaborare con le forze di pronto intervento. Un centro di coordinamento per la gestione della sicurezza consentirà la comunicazione fra l’organizzazione e gli enti preposti. Particolare attenzione va data alla segnaletica che dovrà essere ben visibile anche in caso di manifestazioni serali e che indichi fra le altre cose in maniera chiara quali siano le uscite, visibile da qualsiasi punto ci si trovi della manifestazione.
- Operatori della sicurezza, l’organizzazione è tenuta a munirsi di personale qualificato e formato che provveda all’assistenza all’esodo, all’instradamento e monitoraggio dell’evento e alla lotta all’incendio. In caso di alta affluenza va richiesto il servizio di vigilanza antincendio al Comando dei Vigili del Fuoco competente per territorio.
- Nel caso di manifestazioni fuori da spazi delimitati si impone di rispettare il limite di 75 KG di GPL stoccato per singolo autonegozio/banco, limite di almeno di 3 metri di distanza fra quelli di questi ultimi che utilizzano GPL, conformità di impianti elettrici e gli impianti utilizzatori di liquidi o gas combustibili dichiarata a firma di tecnici abilitati e presentata ai competenti uffici del Comune ove viene svolta la manifestazione, estintori portatili almeno uno ogni cento metri quadri di superficie coperta e utilizzata.
- Per i casi particolari, come citato a inizio articolo, in cui le condizioni di tutela dei beni storici, monumentali ed ambientali, il progettista dovrà effettuare una misurazione del rischio e calcolare i risultati ottenibili.