La startup è uno degli argomenti caldi dell’imprenditoria odierna, sembra quasi che tutti i ragazzi debbano aspirare a fondarne una o almeno a lavorarci. Il modello di riferimento è quello americano, grandi idee, prodotti e servizi geniali, partendo da un garage, cartoni di pizza da asporto ed ettolitri di caffè per fronteggiare notti insonni di duro lavoro, pitch pieni di pathos per convincere l’investitore di turno. Tutto parte di una narrativa animata dall’entusiasmo che sembra tralasciare la parte più razionale dell’attività, contribuendo così al rischio di cocenti delusioni e chiusure. Già perché è bene ribadire che la startup non è altro che la fase iniziale di una azienda vera e propria, in cui pure gli adempimenti giocano un ruolo fondamentale (stai lanciando il prossimo Whatsapp e ti tocca chiudere per non aver rispettato gli obblighi di sicurezza del lavoro? Da mangiarsi le mani, direi).
Tali adempimenti non sono affatto un ostacolo, anzi, aiutano a lavorare sereni senza farsi intralciare da incidenti, né rovinarsi la salute (che per quanti miliardi poi tiri su il successore di Uber, non si ricompra), quindi perché non mettersi in regola fin dal primo giorno?
A parte gli adempimenti obbligatori per TUTTE le società, il più classico è la necessità di formare videoterminalisti, ovvero operatori di videoterminale, categoria in cui rientra chi lavora lunghe ore allo schermo di un PC/tablet, quindi programmatori, web designer, esperti UX/UI, ma anche professionisti esterni all’informatica strettamente intesa che fanno lunghe sessioni davanti alla tastiera, ci riferiamo a titolo d’esempio a data scientist, chimici, matematici, statistici, ingegneri di varia estrazione.
C’è da considerare che le startup non coprono solo il software, ce ne sono letteralmente di ogni categoria merceologica e specie quelle impegnate a produrre beni fisici hanno adempimenti tanto per la sicurezza dei lavoratori, che per la tutela ambientale, che vanno dalle misure antinfortunistiche alla gestione della filiera produttiva e degli scarti di produzione.