E’ stato firmato in settimana il “Protocollo nazionale per la realizzazione dei piani aziendali finalizzati all’attivazione di punti straordinari di vaccinazione anti SARS-CoV-2/Covid-19 nei luoghi di lavoro” che va a regolare appunto la vaccinazione dei lavoratori. All’interno di tale protocollo si conviene tra le altre cose che i piani aziendali siano proposti dai datori di lavoro, anche per il tramite delle rispettive Organizzazioni di rappresentanza, all’Azienda Sanitaria di riferimento, che nel caso dell’Umbria sono l’USL1 per la fascia compresa dall’Alto Tevere con Città di Castello e Gubbio, giù fino a Todi passando per Perugia e Assisi, e l’USL2, competente sulla provincia di Terni e l’area di Foligno-Spoleto, nel pieno rispetto delle Indicazioni ad interim e delle eventuali indicazioni specifiche emanate dalla Regione Umbria, la quale al momento in cui scriviamo non s’è ancora espressa.
Al fine di favorire il successo della campagna vaccinale i datori di lavoro possono esprimere disponibilità ad attuare i piani aziendali per la predisposizione di punti straordinari di vaccinazione anti-covid nei luoghi di lavoro ai lavoratori e lavoratrici che ne abbiano fatto richiesta secondo le direttive del protocollo stesso. La vaccinazione è estesa a tutti i lavoratori a prescindere dalla categoria contrattuale e il datore di lavoro scambierà informazioni con l’USL riguardo al numero di vaccini necessari, assieme a tutti gli altri attori provvederà a informare i lavoratori e le lavoratrici con RSPP e medico del lavoro. Il datore di lavoro avrà in carico le spese di attuazione del piano vaccinale in azienda fatta esclusione per i vaccini stessi, siringhe ed aghi nonché gli strumenti formativi e di registrazione in quanto questo aspetto è a carico del Servizio Sanitario Regionale dell’Umbria. Sarà cura del medico del lavoro informare lavoratori/lavoratrici su vantaggi e rischi del singolo vaccino somministrato, ottenerne il consenso informato, effettuare il triage preventivo e tutelarne la privacy dei dati ivi inclusa la fase di comunicazione al Servizio Sanitario Regionale. In alternativa i datori di lavoro possono convenzionarsi con strutture sanitarie private, ferma restando la ripartizione dei costi indicata sopra, mentre nel caso che ai sensi del Testo Unico non abbiano l’obbligo del medico del lavoro e quindi non possano fare ricorso alle strutture private, possono avvalersi di quelle dell’INAIL, lasciando tutti gli oneri in carico a quest’ultimo. Gli addetti alle vaccinazioni avranno seguito un corso in FAD “Campagna vaccinale Covid-19: la somministrazione in sicurezza del vaccino anti SARS-CoV- 2/Covid-19” assieme allo specifico modulo per la vaccinazione in luoghi di lavoro dell’ INAIL in collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità.
Da notare che se la vaccinazione nei punti straordinari in azienda viene eseguita durante l’orario di lavoro viene equiparata all’attività lavorativa.
Obiettivo Sicurezza Lavoro si rende disponibile per assistervi nella adesione alla campagna di vaccinazione e realizzazione dei relativi piani aziendali. Chiamateci al 340-7920095 oppure scriveteci a info@obiettivosicurezzalavoro.com.