Sulla prevenzione dei rischi da calore sul luogo di lavoro c’eravamo già espressi giusto tre anni fa nel blog. All’epoca le temperature erano già alte senza arrivare ai picchi proibitivi odierni, visti gli ultimi interventi e direttive dell’INAIL in risposta all’ondata di caldo che sta sferzando la penisola, inclusa la nostra Umbria, abbiamo reputato opportuno fare il punto aggiornato della situazione. Scorrendo i giornali degli ultimi giorni si leggono infatti due misure contenitive importanti: la prima viene dall’INPS che, riporta Umbria24, in una nota congiunta con l’INAIL concede la cassa integrazione (CIGO) là dove le temperature superino i 35 gradi (valgono pure quelle percepite) in quanto con esse aumentano i rischi di infortunio. L’altro è il decalogo della stessa INAIL per difendersi dal caldo torrido di quest’estate riportato anche da La Stampa da cui estrapoliamo alcuni punti salienti:

  • nei limiti concessi dalle altre misure di sicurezza vigenti usare indumenti leggeri in fibre naturali ed evitare la pelle nuda;
  • tenere conto delle patologie che possono accelerare la disidratazione oppure che aumentano la suscettibilità al caldo;
  • limitare l’assunzione di bevande energizzanti o integratori salini;
  • riorganizzare e riprogrammare i turni di lavoro per evitare i picchi di calore della giornata;
  • predisporre distributori di acqua fresca ed aree ombreggiate per le pause e il consumo dei pasti;
  • favorire l’acclimatazione dei lavoratori a partire da neoassunti, più giovani e meno esperti;
  • realizzare il «sistema del compagno» in cui ciascun lavoratore monitora i segnali di malessere del collega (crampi, dermatiti, colpi di calore, ecc.), esegue l’eventuale primo soccorso e chiama se necessario il 118.

La stessa INAIL aderisce in questo modo al progetto del portale Worklimate, “strategie di intervento per contrastare lo stress termico in ambito occupazionale”, in cui è possibile sulla base dei parametri disponibili del lavoratore (altezza, peso, stato di salute, ecc.) e della mansione da svolgere raffrontare con le previsioni per i 5 giorni successivi su una mappa per capirne la sostenibilità stimata del calore sul luogo di lavoro. Il servizio è ancora erogato in forma sperimentale e presenta alcune instabilità, ci avvisano i gestori del sito.

Obiettivo Sicurezza Lavoro si rende disponibile per assistervi nel corretto disbrigo di tali pratiche. Chiamateci al numero 3407920095 oppure scriveteci all’indirizzo email info@obiettivosicurezzalavoro.com .

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