In questi giorni anche in Umbria le temperature record hanno riportato l’attenzione alla tutela della salute dei lavoratori più esposti. In troppi casi si sono superati i 40 gradi, anche per più giorni di fila in città come Foligno, Terni e Spoleto. Abbiamo cominciato a coprire l’argomento con un primo post nel 2019 in cui illustravamo l’obbligo di valutazione del rischio specifica proprio per i danni da calore mirato alle aziende in cui i dipendenti erano più esposti (edilizia, manutenzione del manto stradale e agricoltura). Poi l’anno scorso proprio in questi giorni riportavamo dell’intervento congiunto di INAIL e INPS per concedere la cassa integrazione (CIGO) là dove le temperature superino i 35 gradi e nello stesso post anche alcuni punti salienti del decalogo per tutelarsi dal caldo torrido e lavorare in sicurezza, sempre dall’INAIL.
Come potete facilmente immaginare quest’anno il meteo implacabile impone ulteriori provvedimenti, tanto da parte del governo che degli organi preposti, il primo sta facendo una campagna di informazione invitando a seguire consigli che si applicano anche ai lavoratori, come informarsi sulle ondate di calore in arrivo per non farsi prendere alla sprovvista, coordinarsi col medico del lavoro in caso di patologie sensibili o cure specifiche, evitare come possibile l’esposizione diretta, idratarsi e facilitare il raffreddamento del corpo, non dimenticando di monitorare i colleghi più fragili e a rischio per rendersi conto se siano in difficoltà.
Diventa quindi importante imparare a riconoscere i sintomi delle principali patologie da calore: colpo di calore, esaurimento da calore, rabdomiolisi (rottura delle cellule del muscolo scheletrico e rilascio nel flusso sanguigno delle sostanze contenute nella muscolatura), sincope, crampi, eruzione da calore, edema. Dobbiamo pure constatare che ormai il rischio non è più circoscritto alle categorie sopraindicate ma è ormai esteso a praticamente tutte le tipologie di lavoratori a causa del caldo dilagante e persistente di queste settimane.
Vista la complessità e molteplicità delle misure da adottare nelle singole situazioni di lavoro specifiche, da valutare caso per caso, al di là delle precauzioni generali di buon senso, vi invitiamo a contattarci per fare una stima delle contromisure da adottare nella vostra azienda chiamandoci al numero 3407920095 oppure scrivendoci all’indirizzo email info@obiettivosicurezzalavoro.com .